Superlega, il Porto si tira indietro: “Siamo contrari per due motivi”

Il Porto non prenderà parte alla Superlega. Il maggiore dei club della Primeira Liga non intende opporsi alle volontà della UEFA e della Federcalcio portoghese. I biancoblù punteranno la Champions League anche il prossimo anno.

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Jorge Nuno de Lima Pinto da Costa, presidente del Porto (Photo by Octavio Passos/Getty Images)

Le migliori squadre di Bundesliga non sono le uniche che hanno rigettato l’invito a partecipare alla Superlega. Tra i dodici top club – di cui tre italiani – iscritti alla nuova competizione, infatti, manca all’appello anche il Porto. La società, ormai ai vertici della Primeira Liga da anni, non intende scontrarsi con la UEFA. Negli ultimi tempi i biancoblù sono riusciti a mostrare il meglio delle loro qualità in Champions League e non vogliono correre il rischio di venire esclusi. Dal 2024, inoltre, questa avrà un nuovo format e i biancoblù vogliono essere protagonisti. È per questa ragione che il presidente dei portoghesi Jorge Nuno de Lima Pinto da Costa ha rigettato l’invito.

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“Ci sono stati contatti informali da parte di alcuni club, ma non abbiamo prestato molta attenzione per due motivi. Il primo è che l’Unione Europea non consente un circuito chiuso di eventi come nell’NBA, per esempio. Poiché la Federcalcio portoghese è contraria e come parte della UEFA, non possiamo partecipare a nulla che sia contrario ai principi e alle regole dell’Unione Europea e della UEFA. Se va avanti, cosa su cui nutro molti dubbi, la UEFA non finirà ed è certo che continuerà ad avere prove. Si deve riconoscere che gli eventi organizzati dalla UEFA sono gli eventi ufficiali. Non ci interessa essere o meno, siamo in Champions e speriamo di continuare ad esserlo per tanti anni”. Ad affermarlo è stato proprio il numero uno del Porto in una nota diffusa tramite i canali ufficiali del club.

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