Verona, Juric: “Fiorentina una delle ‘inspiegabili’. Superlega? Calcio è un’altra cosa”

L’Hellas Verona affronterà la Fiorentina nel turno infrasettimanale valido per la 32a giornata di Serie A. I gialloblù sono reduci da due sconfitte e intendono tornare a conquistare un risultato utile. Il tecnico Ivan Juric, intervenuto in conferenza alla vigilia, ha presentato il match casalingo.

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Ivan Juric, tecnico dell’Hellas Verona (Photo/Getty Images)

Il turno infrasettimanale valido per la trentaduesima giornata di Serie A si aprirà allo Stadio Marc’Antonio Bentegodi. L’anticipo del turno vedrà l’Hellas Verona affrontare la Fiorentina, che lotta ancora per conquistare la salvezza. I gialloblù – a quota 41 al nono posto della classifica – hanno invece ormai poco da chiedere al campionato, ma sono reduci da due sconfitte ed intendono tornare a conquistare un risultato utile per riscattarsi. La Viola, che non vince da quattro gare, è almeno sulla carta abbordabile e per questa ragione gli scaligeri proveranno a tornare al successo già a partire da domani sera.

Juric alla vigilia

Ivan Juric, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del turno infrasettimanale, è tornato a parlare del ko contro la Sampdoria: “Nel primo tempo abbiamo fatto proprio bene, siamo stati superiori. Ho visto il calcio che voglio io, con pressing alto, ripartenze veloci. Abbiamo fatto tutto e bene, una sensazione di calcio che io voglio fare, che vogliamo fare tutti. I loro cambi sono pesanti: entrano Keita, Gabbiadini, Candreva. Sono giocatori dal motore molto potente. Il primo gol è stato un po’ fortuito, abbiamo avuto altre occasioni e abbiamo preso ancora un gol banale. C’è stato un calo di attenzione, l’abbiamo notato in qualche piccolo particolare. Nel secondo tempo, al di là della qualità perché sono entrati giocatori forti, condivido il fatto che ci sia stata un po’ di paura. Questo un po’ mi è dispiaciuto, perché l’espressione di gioco nel primo tempo è stata di livello molto alto. Hanno buttato via una grande occasione, perché abbiamo dominato nel primo tempo“.

E aggiunge: “Non cambierei qualcosa. È andata male, abbiamo fatto qualche cambio ma non è bastato. Abbiamo sbagliato anche sul terzo gol: la squadra voleva fare di più, ma non è riuscita. È entrato subito Tameze, poi Bessa, volevo dare qualcosa in più. Koray e Dawidowicz li vedevo bene, gli altri mi sembrava stessero andando bene. Mi viene difficile dire di aver sbagliato. A volte ci sta dire che avrei dovuto fare valutazioni diverse, ma questa volta non mi sembra. Penso che i miei giocatori siano consapevoli di avere giocato bene nel primo tempo, magari c’è stata un po’ di superficialità, dici ‘la chiudo’, lasci correre certi situazioni che invece sono determinanti“.

Il match contro la Fiorentina

La testa, adesso, va però al prossimo ostacolo: “Ieri abbiamo fatto scarico, domani faremo i calci piazzati e via, si gioca subito. Vediamo come siamo messi coi recuperi, domani sceglieremo come presentarci“. E sulla Fiorentina: “È una delle ‘inspiegabili‘, per il tipo di rosa che hanno. L’altro giorno potevano fare tre o quattro gol al Sassuolo e poi hanno perso, è inspiegabile dire perché siano appena a più cinque sulla zona retrocessione. Hanno tutto, non mi spiego la posizione“.

Ivan Juric ha diverse assenze con cui fare i conti: “Ceccherini ha un vecchio problema all’adduttore, non ci sarà nemmeno domani. Ilic è stato fuori per scelta tecnica, ho messo Salcedo che ha fatto una partita molto seria per un 2001. Poteva far meglio, ma ho visto un ragazzo molto presente per la sua età. Sturaro nello scorso turno non ha fatto così bene. Non ha fatto male, ma non benissimo. Veloso ha un problema al collo: è una cosa privata, e non vorrei parlarne. È un dispiacere perderlo per un tot di tempo, spero non sia troppo lungo. Magnani ha avuto tre giorni di febbre altissima, penso più a gara in corso. Lovato ha di nuovo un problemino. Dimarco in queste tre partite ha fatto un passo avanti a livello difensivo e di gioco, ha fatto molto bene. Non ho tantissime scelte dietro, bisogna vedere bene“.

Le scelte dunque saranno piuttosto costrette: “Per domani penso che andrò su Ilic. Ho dato un’opportunità a Salcedo che secondo me ha fatto bene, domani andrò su Ilic. Tameze è uno dei giocatori che hanno dato di più quest’anno. Ha giocato sempre, in varie posizioni. È arrivato a un momento in cui era un po’ svuotato, e Sturaro stava sempre meglio. Ma lui è un mio pupillo: è un ragazzo stupendo, positivo. Non è uno che mette il broncio se viene criticato. Aveva bisogno di recuperare un po’ di energie, adesso secondo me può fare un bel finale di stagione. Non è mai uscito dalle mie grazie, si tratta solo di questo: volevo che ripristinasse le energie per ripartire forte. Domani giocherà“.

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Adrien Tameze, centrocampista dell’Hellas Verona (Photo/Getty Images)

Il ruolo di Ivan Juric al club gialloblù

La buona stagione dell’Hellas Verona porta anche la firma del Ivan Juric. La mano del tecnico sulla società si sente. “Arrivi a un certo punto. Abbiamo alzato tutto, perché c’era poco, senza offendere. È diverso il modo in cui si trattano i giocatori che arrivano. Poi arriva il succo della storia, come migliorare la società nei prossimi anni: io le mie idee le ho. Se pianifichi anno per anno non puoi andare avanti, non è possibile. Rimani nel limbo e aspetti una morte lenta. Se pianifichi su tre anni, con fiducia, allora puoi fare belle cose. Se Barak costa sei, e noi lo paghiamo in tre anni, allora costa due, per fare un esempio. Speri che il giocatore renda bene, e poi lo puoi girare. Se ti fermi perché costa sei non va bene. Io parlo dal lato sportivo, senza compromettere la società economicamente. Ma devi avere coraggio: devi stare attento agli stipendi, ma sul mercato devi pensare che Barak è costato due, non sei. Poi lì puoi fare cose belle, ma ci vuole fiducia del presidente nel suo direttore e nel suo allenatore“.

Una fiducia che si sente, tanto che qualcuno lo accusa di comandare: “Ma non è vero. Mi rimprovero che quest’anno dovevo essere più cattivo, dovevo rompere di più all’inizio. Il pres è l’opposto, vede tutto positivo e non vuole stress, tutto quello che vorrebbe mia moglie da me. Abbiamo commesso errori che ci sono costati economicamente, io sono sempre nervoso, cerco di capire come migliorare. Non comando tanto, fino a un certo punto“. E sul suo futuro: “Essere sereno è la mia morte (ride, ndr). Oggi leggevo un’analisi molto bella, interessante: secondo me in questi due anni si sono fatte le cose perché sono nervoso, maleducato, mi scontro. Se divento bello, sereno, nella comfort zone, si guadagna bene e si vive bene a Verona, perdo le mie caratteristiche. Tutto gira intorno a quello, questo bisogno di crescere, di mettersi in dubbio e di migliorare: questo ti porta avanti. Questa è la mia idea. Speriamo di finire bene, in questi due anni si sono fatte cose bellissime con la voglia, con i litigi e gli scontri. Poi si vedrà“.

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La Superlega

Qualche parola, infine, sul tema caldo relativo alla Superlega: “È veramente un discorso ampio. Secondo me il calcio è un’altra cosa rispetto ad altri sport, è molto più profondo e radicato. Non è come l’NBA, qui parliamo di cultura, di amore e passione. Così va verso il business, puntando verso tifosi di altri paesi, dove questa cultura del tifo non è radicata. Sarebbe un peccato. Dopo il Covid si sono persi dei soldi che magari queste squadre cercano di recuperare“.

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I convocati dell’Hellas Verona

Ivan Juric diramerà domani mattina, al termine della rifinitura, la lista dei convocati per il match contro la Fiorentina.