La creazione della Superlega sta creando non poche polemiche in Europa. Tre club italiani (Juventus, Milan e Inter) sono coinvolti e rischiano l’esclusione dalle competizioni FIFA e UEFA. A parlarne è stata anche Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport.
La nascita della Superlega con i dodici migliori club d’Europa ha messo a rischio il futuro del calcio. Le società iscritte, infatti, rischiano di essere estromesse dai campionati di riferimento nazionali e dalle competizioni organizzate dalla Uefa. La minaccia, inoltre, riguarda anche i singoli tesserati dei fondatori, i quali potrebbero essere costretti a dare forfait ai Mondiali e agli Europei. In tanti si oppongono al principio che guida la creazione del nuovo torneo: l’economia. Una polemica ad alti livelli si è dunque accesa e non sembra destinata a placarsi in breve tempo. A dire la sua in merito anche Valentina Vezzali, sottosegretaria del Governo di Mario Draghi.
Il parere di Valentina Vezzali
Il denaro non può mettersi davanti al principio del merito, soprattutto in un settore come lo sport che ha il compito di essere istruzione prima che diletto. È questo il sunto del pensiero di Valentina Vezzali. La sottosegretaria con delega allo Sport, a poche ore dallo scoppio del caos nel mondo del calcio a causa della secessione tra alcuni club e la Uefa, ha redatto una lunga nota in merito. L’amarezza per quanto sta accadendo è manifesta.
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“Sto seguendo con attenzione la vicenda della Superlega di calcio e sono molto preoccupata per le conseguenze che uno scontro istituzionale potrebbe portare alla filiera dello sport, che ricordo, comincia con i campionati giovanili e porta, poi, fino ai campionati internazionali e ai Giochi Olimpici. Non entro nel merito della questione per il rispetto dovuto all’autonomia dello sport, ma non posso non sottolineare che lo sport è in grado di coinvolgere miliardi di persone in ogni angolo del pianeta, perché rappresenta i sogni di ogni bambina e bambino e non certo per la pur importante industria economica che lo anima”. Lo ha scritto la ex schermitrice, che pochi mesi fa ha fatto il suo ingresso nel mondo della politica.
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E sottolinea: “Mai, nemmeno di fronte agli interessi economici, possono venire meno i principi del merito, della sana competizione, della solidarietà così come i valori educativi dello sport. Ogni bambino italiano, nel momento in cui inizia a fare sport, deve poter credere che il suo sogno sia realizzabile solo attraverso il merito sportivo e non influenzato da interessi commerciali e economici. Mi auguro che le autorità sportive interessate possano trovare in tempi brevi una soluzione che non solo risolva la vicenda, ma soprattutto non crei contrapposizioni. Auspico quindi – ha concluso la sottosegretaria Valentina Vezzali – che si abbandonino interessi personali o di parte, a tutela del calcio, dello sport e di tutti gli appassionati”.