Di Natale nelle vesti di allenatore: “Non pensavo fosse così complicato”

Di Natale è diventato da poco l’allenatore della Carrarese. Un’esperienza quella del nuovo tecnico che mette in luce peculiarità e responsabilità di un ruolo così delicato.   

Antonio Di Natale
Antonio Di Natale all’epoca delll’Udinese (foto credit Dino Panato/Getty Images)

Di Natale e l’esperienza da allenatore

Antonio Di Natale, attuale tecnico della Carrarese, ha parlato ai microfoni di Rai Sport. Un’esperienza sulla panchina in Serie C e le conseguenti difficoltà di gestire la tensione e le polemiche, propria di un mestiere come l’allenatore. Di Natale ha parlato della differenza tra calciatore e allenatore. “Da giocatore era una cosa più mia, ora devo invece pensare alla squadra, a tutto lo spogliatoio, alla società, ai tifosi. Devo dire che è una bellissima esperienza – commenta Di Natale – e spero di continuare così. Io sono uno che fa giocare molto i giovani, credo molto in loro visto che l’ho vissuto sulla mia pelle”.

Il nuovo allenatore della Carrarese è pronto per la sfida in terza serie e crede fortemente nei valori che gli hanno inculcato i vari tecnici.

Da calciatore ad allenatore

Un commento Di Natale lo dedica anche a Baldini. “Lo ringrazio, per me è un papà, sono cresciuto molto con lui. Ho preso qualcosa di buono da tutti gli allenatori con cui ho avuto la fortuna di giocare”.

Giocare è una cosa, allenare un’altra. “Da calciatore non pensavo che fare l’allenatore fosse così difficile”. E sul gol più bello realizzato in carriera non ha alcun dubbio: “Quello col Chievo al volo – conclude Di Natale – come Francesco Totti”.

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