Alcuni giocatori del Monza si sono recati al casinò di Lugano nella serata di lunedì: la leggerezza ora rischia di costare caro alla squadra. La ASL, infatti, avrebbe preso dei provvedimenti.
Ora i giocatori dovranno affrontare delle conseguenze interne al club (probabile la multa) a causa anche del momento delicato della squadra. Ma non finisce qui: il gruppo dovrà rispettare il protocollo sanitario (quarantena di 5 giorni per chi rientra dall’estero senza motivazioni sanitare o lavorative). Ecco la situazione.
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La ATS Brianza di Monza ferma 5 giocatori
La serata passata al casinò costerà cara al Monza. La squadra biancorossa sta per affrontare le due partite più importanti di questa stagione: sono in arrivo infatti le sfide a Salernitana e Lecce, due dirette concorrenti per la promozione diretta in Serie A. Brocchi, però, non potrà contare sui calciatori che si sono recati a Lugano lunedì. Dovendo rispettare il protocollo sanitario, il gruppo dovrà rimanere in quarantena per 5 giorni, rendendo impossibile dunque la loro presenza per la partita di sabato.
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Sono scattati dunque i provvedimenti della ATS Brianza di Monza, che ha imposto ai calciatori coinvolti nella serata in Svizzera un fermo fino al 6 maggio (10 giorni in totale). In tal caso, i giocatori non sarebbero a disposizione anche contro il Lecce. Il danno è evidente e si saprà di più quando venerdì Brocchi diramerà la lista dei convocati (i nomi al momento non sono noti). Tuttavia i 10 giorni di stop sono un’anomalia che, secondo il Corriere dello Sport, spingerebbe Adriano Galliani a presentare un ricorso.
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— AC Monza (@ACMonza) April 27, 2021