Alla vigilia del GP Azerbaijan di F1, Fernando Alonso: “Penso che l’Alpine sia sulla strada giusta, si tratta solo di guidare e lavorare”. Daniel Ricciardo: “L’importante è andare avanti e migliorare insieme alla macchina”
Fernando Alonso, pilota dell’Alpine, e Daniel Ricciardo, pilota McLaren, quest’anno non sono ancora riusciti a esprimere le proprie qualità a bordo delle proprie vetture. Lo spagnolo, dopo qualche anno fuori dal mondo della F1 deve ritrovare il feeling a cui ci aveva abituati. L’australiano, che l’anno scorso aveva abbandonato il progetto Renault dopo solo un anno, sembra faticare a trovare il giusto passo con la nuova scuderia.
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Alonso: “Credo nella mia voglia di correre”
Nella conferenza stampa che precede il GP Azerbaijan a Baku, Alonso ha detto: “Io penso che l’Alpine sia sulla strada giusta, si tratta solo di guidare e lavorare. Ho raccolto questa sfida perché credo nella mia voglia di correre e vedo come lavora questo team. È incredibile l’atmosfera che c’è in squadra, vedi un ambiente carico e positivo anche nei momenti difficili, si percepisce che tutti vanno nella stessa direzione. Ma la motivazione è sempre arrivare prima degli altri in questo mestiere. E quando non hai una macchina per vincere il titolo, l’obiettivo deve essere il lavoro quotidiano, il miglioramento costante; fare passi avanti giorno dopo giorno. È uno sport diverso, ma l’approccio è questo“.
All smiles from the Honey Badger @danielricciardo ?
Who remembers his brilliant Baku win from 2017? ?✋#AzerbaijanGP ?? #F1 pic.twitter.com/p1rzkmPrfc
— Formula 1 (@F1) June 3, 2021
Ricciardo: “Sono certo di poter risalire”
“Però gli alti e bassi fanno parte del nostro mestiere, l’importante è che anche chi critica si ricordi che siamo uomini, prima di piloti professionisti – spiega il pilota – Il mio appoggio principale è… me stesso, in questo momento. Io sono certo di poter risalire, il campionato non è uno sprint ma una maratona. Adesso magari può sembrare un po’ frustrante competere per un decimo posto ma l’importante è andare avanti e migliorare insieme alla macchina“.
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Durante la conferenza al pilota della McLaren è stato chiesto se abbia senso continuare nel caso in cui non arrivasse il titolo in cinque anni: “Quando ho iniziato sognavo di diventare campione del mondo ma non ho mai corso pensando a quell’obiettivo. Ho corso in F1, ho vinto delle gare e penso di essere stato fortunato nel mio percorso”.