Bernardeschi: “Il ritiro ci ha fatto bene”

Bernardeschi  al termine della partita di Champions League sorride per la fiducia che lui e la squadra sembrano aver riacquistato

Federico Bernardeschi alla quarta stagione alla Juventus (Credit Foto Getty Images)
Federico Bernardeschi  alla quarta stagione alla Juventus (Credit Foto Getty Images)

La Juventus riconquista fiducia grazie alla vittoria per 4-0 in Champions League contro lo Zenith San Pietroburgo: Fiducia che ritrova anche Federico Bernardeschi che anche ieri sera non ha deluso le aspettative di Massimiliano Allegri. Il giocatore con Andrea Pirlo era finito ai margini ma, dopo l’europeo e con il ritorno in panchina di Max, è tornato ad essere un titolare della formazione bianconera. Gli applausi di ieri sera al momento della sostituzione sono evidenziano che i tifosi stanno apprezzando il sacrificio e la voglia di riscatto del numero 20.

Leggi anche —> Juventus – Zenit 4-1, Allegri soddisfatto: “Questi siamo noi”

Bernardeschi: “Deve essere la normalità”

Al termine del match Bernardeschi ai microfoni è soddisfatto di aver raggiunto gli ottavi con due turni d’anticipo è una grande soddisfazione: “La cosa più importante è che stasera sono venuti fuori gli uomini prima dei calciatori. Il ritiro ci ha fatto bene”. Federico analizza la partita spiegando che la squadra ha avuto il giusto atteggiamento fisico e mentale, ma che questa deve essere la normalità per la Juve e non un’eccezione. “Ci sono state sette partite in cui siamo stati Juventus, ci capita ancora di cadere e di fare qualche passo falso, per questo dobbiamo migliorare”. 

Federico parla anche del campionato: “Il nostro piazzamento in campionato è inaccettabile“. Illustra che con le piccole hanno subito tanti gol, ma la storia della Juve insegna che è contro di loro che si vincono i campionati. Nelle gare di cartello tutto è più facile, ma devono ritornare a lottare e soffrire.

Leggi anche —> Juventus, Allegri duro con i suoi: “Dobbiamo stare zitti e lavorare”

Stagioni difficili, infortuni, brutte prestazioni e poi il sogno azzurro. L’europeo ha fortificato il ragazzo: “Con l’Europeo ho chiuso un cerchio dopo aver passato momenti difficili, di cui sono anche orgoglioso, perché un ragazzo intelligente deve prendere le cose buone dalle situazioni negative e rialzarsi. Tornassi indietro rifarei tutto, mi hanno fatto male ma mi hanno anche crescere“. E al contratto in scadenza nel 2022 non ci pensa, l’obiettivo ora è solo continuare a fare bene, poi ci saranno le sedi opportune per affrontare il discorso.