Guardia di Finanza nella sede dell’Inter: ecco la posizione del club

Nella giornata di ieri, c’è stato un blitz da parte della Guardia di Finanza nella sede dell’Inter, per acquisire documenti riguardo alcune plusvalenze.

Marotta e Zhang, CEO e presidente Inter - credits: Getty Images. Sportmeteoweek
Marotta e Zhang, CEO e presidente Inter – credits: Getty Images. Sportmeteoweek

Nella giornata di ieri, martedì 21 dicembre 2022, la Guardia di Finanza ha effettuato una visita alla sede dell’Inter, per l’acquisizione di materiale, anche su dispositivi informatici, relativo a cessioni e scambio di calciatori della società nerazzurra nel biennio 2017/2018 e 2018/2019.

Sotto la lente d’ingrandimento sono finite alcune cessioni, in particolare quelle con un valore che sembra spropositato, come nei casi di Vanheusden e Pinamonti, ceduti per circa 11 e 19 milioni, e poi ritornati alla base nerazzurra, anche se nelle indagini, la difficoltà principale risiede nel fatto che è impossibile associare un valore reale ad un calciatore, non essendoci un criterio ben definito per farlo.

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Il comunicato nerazzurro

Con un comunicato sul proprio sito ufficiale, la squadra nerazzurra conferma la visita della GDF, e di aver fornito la documentazione richiesta. L’Inter sottolinea anche che: “I bilanci della società sono redatti nel rispetto dei più rigorosi principi contabili. Nessun tesserato dell’Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari.”

Di seguito il comunicato integrale:

Filtra tranquillità dal club

Dall’ambiente nerazzurro sembra comunque filtrare una certa tranquillità, considerando che, come riportano fonti vicine al club, non c’è stata alcuna perquisizione, ma solo un’acquisizione della documentazione.

Inoltre, c’è anche una particolarità che va nella direzione opposta a quella delle indagini, e cioè la vendita del gioiello giallorosso Zaniolo, passato dall’Inter alla Roma, nell’operazione che ha ricongiunto Nainggolan e Spalletti in  quel di Milano. L’exploit successivo di Zaniolo ha fatto levitare vertiginosamente il suo valore, rappresentando di fatto quasi una perdita per i nerazzurri. D’altronde, secondo l’ambiente interista si tratta di normali operazioni di mercato.

La differenza con il caso della Juventus risiede nel fatto che in quel caso ci sono molte intercettazioni telefoniche, mentre nel caso interista non ne esistono, e l’intervento della magistratura è, fino ad ora, solo esplorativo.

La manovra della FIGC

Per ovviare a tali problematiche, ed evitare che si vengano a ripetere in futuro, sembra che la FIGC voglia prendere in considerazione una nuova misura, che andrebbe ad escludere dai ricavi, le plusvalenze senza flusso di cassa, limitando così lo scambio di cartellini di giocatori, in sostituzione del versamento del valore reale.

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