Il presidente del club rossonero conferma l’idea della società di lasciare San Siro, poi racconta quali sono i progetti per il futuro.
Il Milan vuole lasciare San Siro. Dalle parole del presidente Scaroni è evidente che la volontà del Diavolo è quella di voler competere di nuovo a grandi livelli, ma per farlo serve anche uno stadio all’avanguardia.
Il progetto della costruzione del nuovo stadio a San Siro che dovrebbe ospitare Inter e Milan si fa sempre più in salita. I tempi burocratici sono lunghissimi e le due società vorrebbero che il progetto venisse approvato il prima possibile. Intanto i due club stanno riflettendo sulla possibilità di trasferire il progetto dal Comune meneghino a Sesto San Giovanni, comune alle porte della città meneghina.
Nei mesi scorsi era stato fatto qualche passo in avanti per la costruzione del nuovo impianto sportivo, ora la situazione sembra essere in stallo. Inoltre, le notizie societarie del Milan, che vedono il fondo americano Elliot in trattativa con il fondo Investcorp (fondo del Bahrain, da 40 miliardi di dollari) per la cessione dei rossoneri, potrebbero fare cambiare idea ai rossoneri che potrebbero con la nuova proprietà avere uno stadio tutto loro.
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Scaroni: “L’ipotesi diventa sempre più realistica”
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, durante l’evento Il Foglio a San Siro spiega le intenzioni di spostare il progetto per il nuovo stadio in un’altra zona della città: “Quando parliamo di fuori Milano per il nuovo stadio, parliamo di un fuori Milano relativo. Non stiamo pensando di andare a 50 chilometri da Milano, sarebbe una zona che i milanesi considerano parte della loro città. Ogni giorno che passa l’ipotesi diventa sempre più realistica“.
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Indipendentemente da chi sarà il nuovo proprietario del Milan, l’idea è che serve un nuovo impianto. “Il tema di chi è la proprietà è irrilevante, anche il sindaco la pensa così“. Infine Scaroni racconta della cessione del club: “Non parlo volentieri di temi di cui non sono soggetto. Di questa vicenda sono oggetto, il soggetto è Elliott“.