Venezia – La lotta per la salvezza passa per Salerno, partita già decisiva per la salvezza

Il tecnico Andrea Soncin in conferenza stampa presenta la partita di domani tra Venezia e Salernitana

Il Venezia domani sera è atteso a Salerno per il recupero del match. I lagunari si giocano una grossa fetta di salvezza in vista del finale di stagione infuocato.

I giocatori del Venezia festeggiano dopo il gol (Credit Foto Ansa)
I giocatori del Venezia festeggiano dopo il gol (Credit Foto Ansa)

Il Venezia domani alle 18 si gioca una buona fetta di salvezza nel recupero contro la diretta concorrente alla corsa per rimanere in Serie A, la Salernitana al quarto risultato utile consecutivo.

I lagunari arrivano da 9 sconfitte consecutive, l’ultimo punto conquistato risale al 20 febbraio nel pareggio contro il Genoa. 4 i punti che separano le due squadre in classifica e domani sera si prospetta una partita che ci potrebbe dire tanto sulla situazione retrocessione.

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Soncin: “Possiamo dire la nostra “

Oggi l’allenatore Andrea Soncin in conferenza stampa ha presentato la partita che attende i suoi domani. La squadra sa che il match è decisivo e in tre giorni si giocano tutto. L’allenatore racconta di essere rimasto colpito  dalla risposta dei suoi giocatori che a Torino non hanno giocato.

Andrea Soncin allenatore del Venezia  (Credit Foto Ansa)
Andrea Soncin allenatore del Venezia (Credit Foto Ansa)

“Il gruppo è consapevole che in tre giorni ci giochiamo tutta la stagione. L’Arechi fa paura? Fa parte del gioco, è un’arma in più che può avere la Salernitana, ma con il coraggio messo contro la Juventus possiamo dire la nostra”.

Torna a disposizione Antonio Vacca, definito importantissimo per la squadra da Soncin. Poi il tecnico elogia Aramu che ha qualità e può dare qualcosa in più domani sera: “Può determinare molto”.

“Ebuehi è rientrato in gruppo, è un po’ che è fuori e vedremo come e se impiegarlo. Djuric è un giocatore con caratteristiche uniche, anche quando incontra le big le prende lui”. La squadra sta lavorando sui palloni che gli arrivano per sfruttare la fisicità del bosniaco perché secondo l’allenatore non c’è squadra in Italia che può arginarlo.

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“Dobbiamo quindi lavorare su chi ruota intorno a Djuric. C’è un miss match importante con quasi tutti i difensori della Serie A”.