Ricci in Nazionale fa la storia: “Ringrazio Italiano e Luis Enrique”

Matteo Ricci ha ottenuto la sua prima convocazione con l’Italia. Il centrocampista dello Spezia, protagonista della conferenza stampa di presentazione odierna, non ha trattenuto l’emozione per l’esperienza in azzurro.

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Matteo Ricci, centrocampista dello Spezia e dell’Italia (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

La presenza di Matteo Ricci nella lista dei convocati del c.t. Roberto Mancini per le tre gare in programma a marzo, valide per le qualificazioni al Mondiale 2022, ha creato un pizzico di stupore. L’allenatore azzurro, tuttavia, non ha avuto dubbi. Giovane e di grande personalità, nonostante sia alla prima esperienza in Serie A e giochi tra le fila di una neo-promossa. Il centrocampista dello Spezia, da parte sua, non ha nascosto l’emozione nel vestire per la prima volta la maglia azzurra, già in allenamento. Giovedì sera si augura inoltre che arrivi anche l’esordio nella gara contro l’Irlanda del Nord.

Matteo Ricci si presenta

Matteo Ricci è intervenuto in conferenza stampa quest’oggi per presentarsi alla stampa. “Quando il nostro ds mi ha informato venerdì scorso della convocazione – ha ammesso il centrocampista – stentavo a crederci. Ho sempre sognato di vestire la maglia azzurra”. Anche perché ciò gli ha anche permesso di scrivere la storia. “Sono il primo giocatore dello Spezia ad approdare in Nazionale nel dopoguerra: per me è un onore rappresentare questa società e questa città”.

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Il classe ’94, per questa ragione, non può che ringraziare il tecnico Vincenzo Italiano: “E’ stato fondamentale per me, mi ha permesso di mettermi in mostra e di essere convocato da Mancini, gli sarò sempre grato anche per i consigli che mi dà“. Non è, tuttavia, l’unico ad avere avuto un ruolo decisivo nella sua crescita. L’altro è Luis Enrique, allenatore della Roma quando era nelle giovanili. “Mi portò due volte in panchina, quando le panchine erano da 7. Mi trovava in palestra che facevo pesi, perché mi sono sempre sentito piccolo…Quando mi vedeva mi diceva: ‘Matteo, non devi rafforzarti le spalle, ma la testa. I muscoli non sono così importanti’. Era all’avanguardia, era in anticipo sui tempi. Mi ha aiutato tanto. Se fosse rimasto magari avrei avuto una grande chance in giallorosso. Comunque non rinnego di essere partito dalle categorie inferiori. Mio fratello Federico lotta con il Monza per la promozione in Serie A: ci sentiamo spesso e ci sosteniamo a vicenda“.

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Matteo Ricci, tra le fila della Nazionale, ha ritrovato proprio alcuni ex compagni della Roma. “Conoscevo già Florenzi che mi ha detto subito di rivolgermi a lui per qualsiasi cosa. Ho parlato anche con Pellegrini e De Rossi. Ma tutti mi hanno messo a mio agio, anche se mi hanno tirato una trappola. Mi hanno detto che nei giorni successivi avrei dovuto cantare una canzone, come ogni matricola, invece me l’hanno fatta cantare la prima sera, senza prepararmi… Io, Toloi e De Rossi. Abbiamo cantato: “Non succederà più”. Una bella emozione… Una delle tante di questi giorni”, ha raccontato.

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