La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic alla vigilia del prossimo appuntamento in campionato del Bologna, in casa contro il Torino. Partita emozionante per il tecnico degli emiliani, ex di giornata. L’allenatore ha anche espresso la sua sul caso esploso nel calcio europeo.
Sinisa Mihajlovic è schietto come suo solito, non le manda a dire sul caso Superlega, criticando aspramente la posizione portata avanti dalle big italiane. L’occasione che lo porta in conferenza stampa è la vigilia del prossimo impegno in campionato del Bologna, domani sera in casa contro il Torino di Davide Nicola. Padroni di casa che cercano continuità dopo la roboante vittoria contro lo Spezia, raggiungere la salvezza matematica per poi ragionare anche sul futuro del tecnico. Anche di questo ha parlato l’allenatore in conferenza, scopri tutte le sue dichiarazioni.
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La conferenza stampa di Mihajlovic
Che pensieri le ha suscitato la nascita della Superlega? “Per me è una cosa brutta, il calcio è lo sport più seguito al mondo, più amato, perché dà la possibilità qualche volta alle squadre piccole di vincere contro le grandi. I ricchi diventano più ricchi e i poveri ancora più poveri. Non è questo lo spirito dello sport. Non la condivido e non mi piace.”
E’ una questione di soldi? “Sì, credo proprio di sì e toglie al calcio la possibilità di competere. Nello sport i piccoli possono battere i grandi. Poi chiaro, un big match è sempre bello da vedere.”
Da allenatore del Bologna cosa ne pensa? “I ricchi diventeranno sempre più ricchi. Incasseranno 350 milioni subito? Piace vincere facile, facciano un campionato tutto loro. Ma la mia opinione sarebbe la stessa anche se fossi allenatore di Juve, Milan e Inter. Cosa facciamo? Il Bologna magari prende 30 milioni e loro 300, diventa più grande il gap. Il Leicester potrà mai rivincere uno Scudetto così? “
Avete in programma di vedervi con il presidente? “Ci siamo parlati e ci vedremo prima che riparta per il Canada. Oggi siamo concentrati sulla partita”.
La sua prima opzione è restare? “C’è tempo per tutto, ho due anni di contratto. Sto bene con la società, con i giocatori e con i tifosi. Vedremo quello che succederà, ma non dipende solo da me”.
Come sta la squadra? Tomiyasu? “Tomiyasu è fuori e non sappiamo quando tornerà”.
L’approccio sarà fondamentale. “Noi dobbiamo arrivare il prima possibile alla salvezza e penso che a 40 punti ci sia la quota giusta. Vorrei arrivarci domani, poi penseremo ad altri obiettivi. La partita è stata preparata in poco tempo ma i ragazzi sanno che noi giochiamo sempre per vincere. Faremo qualche cambio viste le tre partite in sette giorni e dove ho scelte cambierò.”
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La squadra gioca a calcio, alla vigilia dello Spezia avevi detto ‘conta solo vincere’. Questo ha aiutato secondo lei? “Non so se ha aiutato o se ha messo pressione. Volevo che la squadra non si accontentasse della prestazione, perché la prestazione deve essere il modo per arrivare alla vittoria. Dobbiamo vincere e valorizzare quello che produciamo, quindi ho detto ‘basta giocare bene e andare a casa con zero punti’. Abbiamo la nostra identità e la partita la facciamo sempre, poi è chiaro che ogni match fa storia a se. Per me è importante anche domani fare tre punti.”
Il Torino è squadra più forte dello Spezia? “Il Toro è anche più forte del Bologna, ha giocatori per lottare per l’Europa. Poi l’annata storta può capitare, come è successo al Cagliari. Noi dovevamo stare fuori dalla mischia ed esserne sempre rimasti fuori è positivo. Salviamoci il prima possibile, mancano ancora 21 punti e possiamo raggiungere altri obiettivi. Ma prima dobbiamo salvarci arrivando a 40 punti, cercando sempre di migliorare ciò che è stato fatto negli anni precedenti.”
Antov gioca? “Sì, gioca. Vi fidate?”
Antov e Soumaoro possono accoppiarsi bene? “Sì, potrebbero andare bene. Sono giocatori del Bologna. Antov oggi non so ancora se può servire o no per il futuro perché non l’ho visto abbastanza. Ha buone credenziali avendo esperienza internazionale e nella Bulgaria. Nelle partite che rimangono dobbiamo fare più punti possibili ma anche vedere i ragazzi che hanno avuto meno minutaggio.”