Anche a causa della voglia di aderire alla Super League, i tifosi dell’Arsenal stanno spingendo per un avvicendamento: gli è andato in soccorso il co-fondatore di Spotify, che a questo punto direbbe anche la sua sull’addio di Arteta.
L’Arsenal, come gran parte delle squadre inglesi più importanti, vanta tifosi in tutto il mondo. Alcuni, come Osama Bin Laden, sono dei nomi scomodi. Altri, come il co-fondatore di Spotify Daniel Ek, possono rivelarsi utili per rilanciare la storia del club, soprattutto dopo un campionato dove i Gunners si sono fermati appena in decima posizione.
As a kid growing up, I’ve cheered for @Arsenal as long as I can remember. If KSE would like to sell Arsenal I’d be happy to throw my hat in the ring.
— Daniel Ek (@eldsjal) April 23, 2021
Ek: “Tifoso dell’Arsenal, non esiterei un attimo”
Il miliardario svedese – che secondo Forbes ha una ricchezza valutata in 3,4 miliardi di euro – ha confermato la sua volontà di comprare il club attraverso un messaggio su Twitter: “Ho tifato per l’Arsenal da sempre. Se Kroenke volesse vendere il club, sarei contento di prendere il suo posto“. Ek non usa dunque giri di parole.
Il co-fondatore di Spotify e attuale detentore del 9% della compagnia, lascia trapelare che altri nomi di peso sarebbero coinvolti nell’affare. Il quotidiano inglese Telegraph rivela i dettagli: “Daniel Ek sta lavorando con Thierry Henry, Dennis Bergkamp e Patrick Vieira, le tre colonne dell’Arsenal 2003/04, per preparare l’offerta per prendere controllo del club“.
Arsenal, se ne andrà anche il tecnico Arteta?
Se la richiesta di spodestare l’attuale proprietario dell’Arsenal Kroenke arriva proprio dai tifosi, e dunque l’operazione del co-fondatore di Spotify dovrebbe essere accolta positivamente, non è chiara la situazione del tecnico Arteta. Il suo contratto è in scadenza a giugno 2023, ma numerose le indiscrezioni che lo vedono in partenza a fine 2020/21.
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Secondo il portale spagnolo Mundo Deportivo, Arteta è considerato il maggiore responsabile per le brutte prestazioni nel campionato inglese. Già a dicembre era dato in uscita, con Allegri pronto a prendere il suo posto. L’ex calciatore Santi Carli lo ha difeso sull’Express: “È tutta colpa degli infortuni, soprattutto per Aubameyang sottotono“.