Il 28 aprile alle 21:00 il PSG giocherà la gara di andata delle semi-finali di Champions League con il Manchester City: ecco cosa ha detto in conferenza stampa Pochettino. E riguardo Neymar…
Nella conferenza stampa di presentazione della semi-finale di Champions League fra PSG e Manchester City, il tecnico Mauricio Pochettino lascia trasparire un po’ di tensione. Dopo aver battuto il Bayern Monaco senza Lewandowski, il 18 aprile incontreranno un City al gran completo e rinvigorito dalla recente vittoria della Carabao Cup.
Secondo Pochettino la gara non rinvigorirà la rivalità con il tecnico della squadra avversaria: “Per me è solo la gara fra la mia squadra e un’altra. Non è una battaglia personale, ma tra due grandi squadre. Guardiola è uno dei migliori allenatori del mondo, ammiro la sua carriera. Ci sono giocatori fantastici, sarà una gara difficile e competitiva“.
Pochettino: “Con il Manchester City niente è scontato”
Per l’allenatore dei Parisians giocare la prima in casa non sarà un vantaggio competitivo sulla squadra inglese. E spiega: “Non cambia niente per me. Non è importante iniziare in casa o fuori, devi giocare al meglio per meritare la finale. Per esperienza posso dire che non cambia molto“.
Il Paris Saint Germain si è qualificato alle semi-finali battendo il campione in carica della Champions League. Pochettino però sottolinea: “La Champions League è una delle competizioni più importanti al mondo, siamo concentrati, rilassati e fiduciosi. Esattamente come nelle partite precedenti. Sappiamo che affronteremo un’ottima squadra“.
PSG, Pochettino: “Foden? Lo conosco molto bene”
I protagonisti dell’incontro saranno sicuramente Kylian Mbappé e Phil Foden. Pochettino commenta: “Foden è un giocatore fantastico, lo conosco molto bene. Ha grande talento, ma non c’è solo lui nel City. È una grande squadra. Foden come Mbappé? Non posso paragonarli, sono giocatori diversi“.
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Quando poi gli si chiede come abbia fatto a rendere così felice Neymar a Parigi, scherza: “È più facile chiederlo direttamente a Neymar. Il mio approccio è stato molto naturale. È facile lavorare con Neymar, è molto umile e accetta i consigli. I brasiliani hanno qualcosa di speciale dentro, amano giocare a calcio perché è come un ballo“.