Il Torino esce con le ossa rotte dal “Picco”, termina 4-1 per lo Spezia. Liguri matematicamente salvi e granata sull’orlo del baratro. Seconda drammatica sconfitta per i ragazzi di Davide Nicola, che cerca di non perdere le speranze.
Il Torino subisce un’altra batosta, stavolta drammatica. La sfida salvezza al “Picco” si chiude con la vittoria dello Spezia per 4-1. Dopo la clamorosa sconfitta per 7-0 arrivata in casa contro il Milan arriva un’altra mazzata per i piemontesi. Statistica inquietante: anche lo scorso anno dopo una sconfitta per 7-0 contro l’Atalanta, i granata trovarono un’ennesima batosta contro il Lecce, per 4-0. Al contrario dei pugliesi i liguri sono matematicamente salvi, mentre il Toro ora vede la zona retrocessione drammaticamente vicina. Il Benevento deve giocare domani ed è a meno quattro, ora la salvezza è diventata drammaticamente complicata. A fine gara Davide Nicola ha commentato con amarezza, ed un pizzico di speranza, la prestazione dei suoi.
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Batosta Torino, le parole di Davide Nicola
Mastica amaro mister Nicola, dopo l’ennesima brutta sconfitta: “Devo dire che stiamo pagando qualcosa in termini di emotività, queste due partite sono state un incubo”. Ritorna sulla brutta sconfitta subita in casa contro il Milan, rimarcando come i suoi rischiano di buttare alle ortiche quanto di buono fatto finora. L’analisi della gara parte dalla buona reazione sei granata nella ripresa, tenaci a trovare la rete che l’ha riaperta. Dopo è mancata completamente la fiducia e gli episodi non hanno girato dalla parte giusta.
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Il tecnico traccia un bilancio dal suo arrivo, convinto che la salvezza sia possibile e, soprattutto meritata. Sul momento della squadra: “Ripeto, non dobbiamo tirar fuori delle energie nervose in più ma semplicemente da gestirle meglio. A livello emotivo siamo contratti, dobbiamo essere più sereni.” Adesso c’è il recupero contro la Lazio: “Non possiamo fare calcoli perché mancano due partite. Giocare ogni due giorni non è facile. Dobbiamo ritrovare calma e serenità. Solamente staccandoci da questo timore di dover fare qualcosa per forza possiamo fare quello che tutti vogliamo.”