Malagò tende la mano a Schwazer: “È innocente, parlerò con Vezzali”

Giovanni Malagò si schiera dalla parte di Alex Schwazer. L’atleta azzurro attende il via libera della giustizia sportiva per volare ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il presidente del CONI ha promesso che si impegnerà per aiutarlo ad ottenere giustizia per il maltolto.

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Giovanni Malagò, presidente del CONI, vuole aiutare Alex Schwazer (Photo/Getty Images)

La lotta di Alex Schwazer non è ancora giunta al termine. Il marciatore azzurro, a seguito dell’archiviazione del caso a suo carico per doping da parte del Tribunale di Bolzano, vuole ottenere l’assoluzione anche dalla giustizia sportiva. Soltanto in questo modo potrà essergli annullata la squalifica di otto anni, che al momento lo condanna a restare lontano dai Giochi Olimpici di Tokyo in programma a luglio. L’atleta intende dimostrare che Wada Iaaf hanno commesso degli errori nei suoi confronti e, al fine di farlo, si appella a chiunque possa aiutarlo ai vertici del mondo dello sport. Giovanni Malagò si è schierato dalla sua parte. Il presidente del CONI ha annunciato che parlerà con il Governo al fine di sostenere la sua causa. Già nei giorni scorsi il campione olimpico della 50 km a Pechino 2008 stesso aveva annunciato la volontà di entrare in contatto con il Premier Mario Draghi.

La promessa di Malagò a Schwazer

Giovanni Malagò è stato contattato dalle redazione delle Iene, che in queste settimane si è interessata al caso con protagonista Alex Schwazer. Il presidente del CONI, in un’intervista andata in onda nel corso dell’ultima puntata del programma, ha espresso il suo sostegno all’atleta: “È una persona innocente, questo è assolutamente un dato di fatto. L’ordinanza del giudice di Bolzano è estremamente chiara, non si può non tenerne conto“, ha detto.

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Alex Schwazer nel corso dell’intervista alle Iene – meteoweek.com

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L’obiettivo, adesso, è dunque portare il marciatore azzurro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021. Non sarà, tuttavia, semplice. “La gente che ci ascolta — ha precisato Malagò — deve sapere una questione, giustizia ordinaria e giustizia sportiva: non obbligatoriamente queste due cose collimano. Quando fu emessa la sentenza del Tas, fu una cosa, mi creda, fatta veramente nel giro di pochissimo tempo, con gli elementi a disposizione. In questo caso, sempre questi giudici hanno la possibilità, cosa che io auspico, di rivisitare quello che è stato un percorso. Alex Schwazer sa benissimo quello che è stato il mio pensiero e la mia vicinanza, dopodiché la partita si gioca tutta sui tavoli del TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport, ndr). Noi non abbiamo l’interlocuzione con il TAS, loro sanno perfettamente quello che è il nostro pensiero e il nostro supporto“.

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Il numero uno del CONI ha però promesso che farà il massimo per fare arrivare la causa di Alex Schwazer ai vertici politici: “Sicuramente ne posso parlare con la Vezzali (nuova sottosegretaria al Ministero dello Sport, ndr) al più presto!“, ha concluso. Nei giorni scorsi già alcuni esponenti della maggioranza si erano espressi a favore dell’atleta italiano.

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