Benevento, Montipò: “vittoria con la Juventus impensabile anche per noi”

A pochi giorni dall’impresa allo Juventus Stadium prende la parola il portiere del Benevento Lorenzo Montipò, ancora incredulo.

Benevento Montipò
Il portiere del Benevento Lorenzo Montipò grande protagonista contro la Juventus (Credits: Getty Images)

Il gol di Gaich ha fatto scattare la festa, ma senza le sue parate il Benevento contro la Juventus non avrebbe vinto. Lorenzo Montipò, estremo difensore che nei campani è per ora protagonista di un ottimo campionato, è stato elogiato da più parti. I suoi voli allo Stadium hanno fatto il giro del mondo, tanto che anche i giornali argentini lo hanno alzato a protagonista assoluto dell’incredibile successo della neopromossa.

Montipò e la vittoria del suo Benevento con la Juventus

Il numero uno del Benevento ha raccontato così le sue emozioni: “è stato semplicemente fantastico, serve un po’ di tempo prima di capire davvero quello che abbiamo fatto. Una cosa del genere non la realizzi fino a quando non ti rendi conto che è andata in quella maniera”. Vincere contro i Campioni d’Italia, da neo promossa, in uno stadio che in pochissimi hanno violato negli ultimi dieci anni. Il tutto quando la tua di squadra, il Benevento, sembra in caduta libera con undici gare di campionato senza successo.

Ed è per questo che Montipò ammette: “Era impensabile, nessuno avrebbe mai creduto che avremmo potuto battere la Juventus in trasferta, la squadra di Ronaldo, non è davvero cosa da tutti i giorni. Siamo entrati nella storia del nostro club e questo ci inorgoglisce”. Orgoglio di squadre che è anche orgoglio personale, perché come dicevamo senza i suoi voli a respingere tutti gli assalti bianconeri, la vittoria non sarebbe mai arrivata. “Credo che la mia più bella parata sia arrivata su Cristiano Ronaldo – spiega Montipò al Corriere dello Sport oggi in edicola – eravamo nell’ultimo quarto d’ora, lui ha vinto una serie di rimpalli e poi mi si è parato davanti. Ho visto che mirava la traversa e ho avuto i riflessi pronti per deviare in angolo”. Non è un gol, non si prende le copertine, ma a volte una parata può valere tre punti e fare addirittura la storia di un club.